Ogni donna è una Madonna!
- Pianeta Verde
- 6 apr
- Tempo di lettura: 2 min
4 Febbraio 2025

“E’ il munaciello che scombussola la casa, disordina i mobili, turba i cuori, scompiglia le menti, empiendole di paura.E’ lui, lo spirito tormentato e tormentatore, che porta il tumulto nella sua tonacella nera, la rovina nel suo Cappuccetto nero.Ma la cronaca veridica lo dice, o buon lettore: quando il monello portava il Cappuccetto rosso, al sua venuta era di buon augurio.”
Matilde Serao, “Leggende Napoletane”, Colonnese, 2024
Seguo con dedizione il programma espositivo del Foyer del Teatro Bellini, unico Focus puntuale sullo stato della street art made in Naples:
ha il merito e il valore aggiunto di aiutare l’osservatore poco avvezzo alla comprensione di genere linguistico dell’arte contemporanea, a tracciare una linea di frontiera tra public e street art e tra street art e writing, operazione fondamentale in una comunità che condensa le arti figurative di strada senza saperle leggere (eccezione continuano a farla solo madonnari e ritrattisti, verrebbe da chiedersi: perché escludere i ritrattisti di strada e i Madonnari da un status d’artista contemporaneo che pare essere oramai diffuso nella percezione di strada e aperto a tutti coloro che lo determinano con “stile”).L’appuntamento numero tre del Focus sulla street art Napoletana è con un progetto anonimo, censurato e demonizzato, accusato d’eresia e blasfemia, dietro il quale parrebbe esserci una street artista, la prima donna in rassegna che dinamizza la dialettica locale su un genere tendenzialmente al maschile non solo nella piazza napoletana.“Ogni donna è una madonna” pone al centro del dibattito street artistico locale la questione della donna nell’arte e a maggior ragione nell’arte di strada, donna come Madonna rappresentata come un bersaglio mobile: altro che la Madonna con la pistola di Banksy, che senza vivere Napoli la sintetizza come una mistura di sacro e profano, chiedendosi come fede spirituale e violenza possano convivere, che la risposta non sia proprio questa? Non c’è nessuna donna a Napoli che non sia e non sappia essere Madonna, che non soffra la condizione della maternità del Cristo fatto uomo e della sua crocifissione quotidiana, che non si senta anche una Maddalena quotidianamente sotto tiro di dicerie e maldicenze quotidiane nel nome della sua sensibilità di genere sessuale, quante volte l’ho scritto che l’arte e la creatività nascono al femminile?

Qualcuno informa Banksy su cosa sia la Madonna nella cultura Napoletana e come bellezza e tensione spirituale e materiale si fondano e confondano?
Domenico Di Caterino è artista contemporaneo, noto per l'approccio eclettico e la sua ricerca stilistica fusione di tradizione e innovazione.
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