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Dahn Vo, “Il sol dell’avvenir”.

1 Marzo 2025


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“Il Sol dell’Avvenir” è il filo conduttore della collettiva presso la “Fondazione Made in Cloister” (da Sabato primo Marzo al trentuno di Maggio): interessante esposizione dal sapore alchemico ed esoterico che pare muovere e muoverci verso una trasformazione in corso tra micro e macro cosmo, indagando il nostro segreto su questo pianeta fornendoci strumenti d’analisi e ricerca cognitiva.


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Non amo le collettive, non consentono mai di calarsi nella profondità della ricerca dell’artista e confinando un suo frammento di lavoro al tema connettivo, allontanano dalla percezione e dalla comprensione, nonostante ciò non me ne nego l’osservazione, dal momento che nella dispersione dialettica dei lavori emergono in relazione al sentire individuale di chi si pone dinanzi a loro per estetica e sensorialità.


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“Senza titolo” di Dahn Vo del 2024 è un fusione in bronzo di un Cristo del millecinquecento spagnolo, con un intervento sugli arti, che sono quelli delle mani del padre dell’artista che creano nidi per ampolle di vetro dove cresce il Tropaeolum Majus, le piante vivono in quelle ampolle rinnovando continuamente la natura e suggerendoci quanto su questo pianeta si possa essere naturali e tornare sotto mentite spoglie di vita in vita adattandosi all’ambiente, in fondo la trasformazione fa capo alla natura dell’umano e al suo spirito d’adattamento nel tempo e fuori dal tempo.


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Altro lavoro che ho trovato molto interessante è “Multiverso” di Renato Leotta, che consente di riflettere su come un tessuto di cotone immerso per metà nel mare, possa segnare una linea di confine e di separazione tra cielo e mare nella materia, quanto del nostro essere umano è diviso da noi e vive separatamente da noi segnato da una linea limite?

Quanto siamo connessi con il nostro corpo eterico?


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Chiudo con altri due lavori che mi hanno intercettato, quelli di Reena Spaulings e Anastasia Ryabova, che ci portano a leggere quanto l’archetipo simbolico della bandiera, limiti, argini e disconnetta la nostra complessità di specie dall’altrove nel nome del dividi e impera!


Domenico Di Caterino è artista contemporaneo, noto per l'approccio eclettico e la sua ricerca stilistica fusione di tradizione e innovazione.


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